Manuale Seicento-Settecento
come per incanto dalla terra, il bel corpo roseo nella spirale candida del velo. E un genius loci, quasi la personificazione del paesaggio caldo
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diretta, personale di Dio, che sorprende l’uomo attuando meno l’attende, magari nel peccato. Matteo era gabelliere; il luogo è il corpo di guardia, un
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, come la verticale del braccio che fa da corda all’arco del corpo o il movimento conciso dell’altro braccio e del capo. A Piacenza, dal 1612 al 1629, il
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era durata più di un secolo; ora, con la facciata del Maderno. (1612), poteva dirsi finita. Ma come? Tra il corpo centrale michelangiolesco e il corpo
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spazio del nicchione: con le braccia, come fossero ali, prende spazio, lo agita; il manto, senza alcun rapporto col corpo e col gesto, non è che una
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prospettico delle navate laterali graduando l’emergenza delle colonne addossate o incassate nei pilastri del corpo longitudinale; dando ad ogni campata una
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invenzioni del Bernini, è la più geniale; non soltanto riscatta e mette in valore l’intero corpo della basilica, ma fa dell'antico quadriportico una grande
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il corpo dell’edificio, al filo della strada; un piccolo prospetto fortemente plastico, che inquadra entro il telaio robusto delle membrature il
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Quattro Fontane. Alta e stretta, nasconde completamente il corpo della chiesa; e non si raccorda, anzi spicca dalla parete della strada. E proprio
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molto stimasse il Cortona: Sant’Andrea al Quirinale, col corpo convesso che fa parte del prospetto, con le due bassi ali ad esedra, con il pronao
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chiesa di Sam Marcello al Como (1683) è sciolta, ariosa, pittorica. Tra le due ali laterali e il corpo mediano non v’è altro raccordo che un elemento
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repertorio, dai ricordi caravaggeschi (i morti, dal corpo livido, in primo piano) al Guercino, e attraverso di lui i veneti, e ancora la contemporanea pittura
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, l’essenza stessa della vita e della morte (il corpo come strumento a cui l’anima dà voce e che, con la morte, è forma vuota).
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, liberi nell’aria come pennoni: se nel portico, che ha una funzione prospettica, la forma è semplice e rigorosamente classica, se il corpo della chiesa è
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attraverso la versione del Bernini, che aveva ridotto il tempio rotondo classico ai suoi elementi visivi essenziali: il corpo convesso del tamburo e
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’interno longitudinalmente, compensandolo però con la concavità delle cappelle. Disgiunge la facciata, piana, dal corpo ellittico della chiesa; tiene
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, vediamo il pontefice, col corpo addossato allo schienale del trono, tendere in avanti il braccio fino a sfiorare il piano-limite dello spazio ideale in cui
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